“Per il Patrimonio Linguistico napoletano. Notizie storiche”
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I temi linguistici sono di grande rilevanza sociale e politica, nel dibattito pubblico, nelle espressioni artistiche e nelle interazioni quotidiane. Perciò questo libro, che si
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I temi linguistici sono di grande rilevanza sociale e politica, nel dibattito pubblico, nelle espressioni artistiche e nelle interazioni quotidiane. Perciò questo libro, che si occupa del napoletano, dei dialetti, dell’italiano e delle lingue che nel tempo sono state usate e si adoperano ancora oggi in Italia, si propone come un servizio utile alla comunità.
Il libro è stato ideato dal Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano. Una prima forma di salvaguardia può realizzarsi proprio attraverso una corretta divulgazione, anche in alternativa a notizie imprecise o a luoghi comuni che sono da tempo in circolazione nell’opinione pubblica.
Pertanto, agli occhi di chi l’ha scritto il libro intende riepilogare alcune nozioni storiche e linguistiche di base, allo scopo di evitare la dialettofobia senza però piegarsi alla dialettomania. Perciò gli argomenti sono trattati per rispondere a domande generali: i dialetti sono soltanto una versione “deformata” della lingua italiana? Qual è la loro origine? Come si è svolta la loro storia? In passato erano insegnati a scuola?
L’occasione è opportuna, tra l’altro, per chiarire che in Campania si parlano numerosi dialetti, alcuni dei quali piuttosto diversi dal napoletano e che quest’ultimo, diversamente da quanto si legge in rete, non è mai stato riconosciuto dall’Unesco né come lingua, né come “bene” dell’umanità.
Il libro è stato scritto da docenti universitari – Nicola De Blasi, Rita Librandi, Francesco Montuori, Carolina Stromboli – ed è introdotto da uno scritto di Maurizio De Giovanni.
Orario
(Sabato) 12:45 - 14:00
Luogo
Sala Coerenza - Sala XXV
Piazza del Plebiscito, 1, 80132 Napoli NA