Un corpo si muove, ogni movimento lascia tracce e scopre nuovi paesaggi: che cosa è nel suo potere, quali poteri lo attraversano? Corpi, tracce, paesaggi, poteri, sono le parole a cui è affidata la terza edizione del Campania Libri Festival, dedicata alle Operette morali di Giacomo Leopardi. Che, a duecento anni dalla loro prima stesura, restano uno dei documenti più grandi del suo pensiero (il cui manoscritto è a Napoli, alla Biblioteca Nazionale). Cosa arcana e stupenda, mirabile e insieme contraddittoria è la vita per il poeta delle operette e dei canti; e lo è anche per chiunque la cerchi nelle pagine di un libro. Nonostante e anzi proprio per la sua fragilità, la sua precarietà, la sua mortalità. Che cosa fare allora dei nostri corpi, della nostra ignuda natura, delle tracce che lascia e dei paesaggi che schiude?
Nulla è più vano delle storie che raccontiamo, dei versi che cantiamo, delle immagini che creiamo. E nulla è più indispensabile all’uomo e più prezioso. Arcana e stupenda è la vita; arcane e stupende sono, sullo sfondo delle nostre vite, le pagine che veniamo leggendo. E che, nei giorni del Festival, rinnoveranno il nostro stupore.
Massimo Adinolfi
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