Gian Marco Griffi

Febbraio 1944, gli orrori della Seconda Guerra Mondiale volgono ormai alla fine, quando ad Asti, un milite della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria della Repubblica di Salò riceve l’improbabile incarico di compilare una mappa dettagliata delle ferrovie del Messico. È a partire da questo episodio bizzarro che prende a dispiegarsi un romanzo visionario e tentacolare, dalle biforcazioni infinite, e dagli altrettanto infiniti registri. Alla sua prima, stupefacente creazione letteraria – al punto da varcare i confini nazionali, per essere presto pubblicata presso il prestigioso editore francese Gallimard – Gian Marco Griffi costruisce un’opera-mondo al tempo stesso surreale e concreta, giacché ad animarla è lo stesso labirinto della vita, con il suo «bruciare di domande che crepitano come ceppi di legno, si sciolgono come candele, esplodono come petardi, ardono come carbone, anneriscono come la carta dei libri».