EMANUELE TREVI
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Tornare nella stessa casa, e abitarvi. Posare due volte lo sguardo sulle stesse cose. Che – come recitano i versi di Borges – «durano più
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Tornare nella stessa casa, e abitarvi. Posare due volte lo sguardo sulle stesse cose. Che – come recitano i versi di Borges – «durano più in là del nostro oblio» ma che, per chi resta dopo che il loro mondo è stato disertato dalla vita che li ha tenuti assieme, sanno schiudersi e dirci di sé, e di quella vita. Come in un «catalogo ragionato degli oggetti che si era lasciato dietro», Emanuele Trevi, già vincitore dello Strega, tra i più apprezzati autori contemporanei, scrive un racconto d’intensa bellezza, in cui il profilo del padre – il “mago”, pioniere della psicanalisi junghiana in Italia – si compone in modo commovente attraverso la memoria racchiusa in quegli oggetti. Tra autobiografia e riflessione, del padre «difficile, misterioso e saturnino» raccoglie l’insegnamento essenziale: il non poter mai dimorare nell’unico, né nel molteplice. E il restar così sospesi tra una volta e l’altra. Lì in mezzo, nel punto indefinito in cui può compiersi l’arte. E avvenire la vita.
Orario
07/10/2023 17:45 - 19:00(GMT+01:00)
Luogo
Sala Leggerezza - Cappella Reale
Piazza del Plebiscito, 1, 80132 Napoli NA